
Mondo Bonsai 2025 – Preparazione del daiza
Testo e documenti di Carlo Laghi
Saluto tutti i soci Aias.
Da molti anni partecipo alla manifestazione “Mondo Bonsai” a Gonzaga, per presentare le mie pietre, per visionare quelle altrui, per scambiare pareri, consigli e le tante situazioni strane e complicate che in più di 20 anni mi sono capitate nella lavorazione dei daiza: parola d’ordine divertirmi e condividere.
Per Gonzaga 2025, mi è stato chiesto di fare una “chiacchierata” sulla Preparazione del daiza alla verniciatura, passando dalla carteggiatura alla finitura finale con vernici.
Da sempre, cioè da quando faccio daiza, ho il vizio di scattare e catalogare fotografie di pietre, di lavorazioni sul daiza e quant’altro: in questo modo ho archiviato una marea di notizie a supporto della mia memoria, che mi tornano utili anche dopo 15 anni, in più mi permettono di ricordare momenti piacevoli trascorsi a fare ciò che più mi piace.
Nello specifico, ho preparato una presentazione con una serie di diapositive inerenti a quali legni usare; alla carteggiatura, dalla grana al concetto di carte nuove e carte usate; quali supporti usare nelle diverse parti del daiza; il concetto di “spugnatura” daiza; la rifinitura di fino con carte a grana molto fine; la tinteggiatura con mordenti vari; per finire con i tipi di finitura con le varie vernici.
Per ogni paragrafo, un riepilogo riassuntivo per chiarire meglio.
Devo dire che tutte queste lavorazioni, concetti li ho vissuti in prima persona e queste diapositive mi servivano a seguire il filo del discorso come preparato.
Per chiudere in bellezza la prestazione dal vivo ora sono qui a scrivere un articolo sul vissuto da mettere sul sito Aias.
Una cosa che voglio dirvi e che è giusto trascrivere qui, è l’intervento che fece il socio Pietro Prudentino a riguardo del mordente che utilizza, il Tival Color Tingilegno Veleca mischiandolo con 30% di Fondo base alla gommalacca della Veleca per chiudere i pori del legno e dare, a suo parere, un buon risultato finale.
Due o tre mani, a seconda della tonalità scura che si vuole ottenere. Un passaggio di spugna abrasiva finissima, tipo mille, per uniformare al meglio la verniciatura, e togliere gli eccessi dai punti dove se ne deposita di più, tipo sui piedini. Come finitura usa una cera anticante Fleur scura. Tutta l’operazione richiede circa un’oretta di tempo per ottenere una base finita.
Alla fine della presentazione, ai saluti, mi ha sorpreso rivedere un socio Aias, presente al Congresso Aias 2024 a Martina Franca, che la mia memoria aveva rimosso, il signor Gaetano Guarneri, siciliano della scuola suiseki di Mimmo Abate.
Ci siamo fermati a chiacchierare per diverso tempo e vorrei salutarlo.
Personalmente devo dire che anche quest’anno a Gonzaga mi sono divertito.
Concludo dandovi l’arrivederci a Gonzaga 2026
Carlo Laghi
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