Felix Rivera

Felix Rivera

Mi piace così ricordare Felix Rivera. Come uomo, artista, amico e Giudice della Nostra Associazione. La sua passione ho portato i suoi frutti, ha moltiplicato il numero degli appassionati. Questa accresciuta realtà vive anche grazie a lui ed alla sua memoria.

Luciana Queirolo
Un Felix italiano sta costruendo muri a secco alle 5 Terre

Ebbi per la prima volta notizie sul suiseki nel 1958. Desideroso di conoscenza sul bonsai, consultai un libro, dalla Biblioteca Urbana di New York, intitolato “Bonsai-Miniature Potted Trees”, di Norio Kobayashi. Un capitolo di quattro pagine era dedicato al suiseki.  Rimasi affascinato e mi sentii piccolo a tal punto che i miei studi d’arte continuano tutt’ora.

Andando a Los Angeles nel 1960, fui fortunato nell’incontrare un gruppo di Giapponesi che mi introdussero nelle loro arti. Questa fu la prima volta in cui vidi un vero suiseki esposto in un tokonoma in una delle loro case. Rimasi sgomento e incredulo. Si aprì un mondo nuovo e fantastico.

Divenni un suiseki-do,  o un seguace e fautore del modo di fare suiseki in ogni sua manifestazione : estetica, cultura, filosofia ed attivo nel campo del collezionismo.

Andai all’Area della Baia di San Francisco nel 1968 e mi iscrissi ad un club di bonsai attraverso il quale potevo incontrare soci ben disposti. Esplorai torrenti e fiumi, con poco successo, aggiungerei. Avevo la passione ma mi mancava la sensibilità visuale e estetica per identificare e raccogliere materiale potenzialmente valido. Incontrai Hideko Metaxas, una buona amica, e tramite lei fui presentato al suo mondo del suiseki.

Entrai a far parte del San Francisco Suiseki Kai ed ebbi la buona fortuna di studiare sotto il maestro Keiseki Hirotsu. Potei contattare Arishige Matsuura, con cui ho corrispondenza. Fui da lui onorato quando scrisse la Prefazione al mio libro: “Suiseki : L’Arte Giapponese delle Pietre Panorama in Miniatura”.

I suiseki sono sofisticati strumenti di riflessione intima che muovono in me una comprensione per il maestoso potere dell’universo. Amo il loro potere di suggestione e la loro sommessa eleganza e finezza. Questo shibui, credo, sia la pietra angolare del suiseki nella tradizione estetica giapponese.

Un suiseki ben proporzionato soddisfa l’occhio e anima; tuttora mi ispirano un senso di stupore poichè io vedo il mondo, nei loro bei minerali. Essi possono anche essere molto apprezzati come una energia spirituale e filosofica, una metafora nella pietra che mi aiuta ad essere in relazione ed a capire quelle cose che valuto nella vita.

Felix Rivera © RIPRODUZIONE RISERVATA

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