Luglio 2023-Firenze non solo suiseki, ma il bello che non ti aspetti, il Biseki.

Luglio 2023-Firenze non solo suiseki, ma il bello che non ti aspetti, il Biseki.

Come ogni anno, si parte per andare a trovare amici e conoscenti che condividono con noi una passione innata per il Suiseki o in genere per le Pietre da Contemplare. Quest’anno è toccato ai nostri amici fiorentini, ospitarci e renderci edotti delle loro tecniche e pratiche di pulizia, coltivazione e preparazione delle basi in legno.

Alle ore 21 di venerdì sera, si parte da Catanzaro verso Firenze. Con l’amico Cosimo Fragomena il viaggio si snoda in modo abbastanza sereno alternando la guida e consentendo al passeggero di turno di poter riposare, dopo una lunga giornata di lavoro.

Alle ore 10 di sabato eravamo dall’amico Sergio Bassi. L’entrata in giardino e l’arrivo facevano già ben sperare. Fantastiche pietre in coltivazione (yoseki), facevano la loro parte sui muretti e sui bancali. Qualcuno in una splendida fase avanzata di pulizia, qualcun altro in attesa, altri nell’attesa della selezione futura dopo il loro ritrovamento.

La mattinata scorreva con Sergio che ci apriva le porte alle sue tecniche di lavorazione dei daiza ed alla pulitura del palombino con la sabbiatrice, attraverso l’uso di sabbia finissima per non alterare troppo la superficie e consentire l’asportazione dell’argilla. Diverse le tecniche visionate ed acquisite, dall’uso delle frese  e della carta abrasiva, alla modifica dei mandrini, rendendoli più comodi all’utilizzo, o maggiormente resistenti alle ore interminabili nelle quali dovranno lavorare senza mai riscaldarsi.

Grazie all’arrivo di Claudio Nuti e di Nertil Prooni, la mattinata è volata ad osservare la bellissima collezione di Sergio.  Collezionista non solo di fantastici scenari naturali o di figure, ma appassionato a tutto campo anche di belle pietre astratte. In una sua raccomandazione tutta la sua umiltà:

“Non voglio fare la parte del maestro, in quanto non ho scoperto nulla, ma ho sempre e solo sfruttato i suggerimenti e l’esperienza di altre persone, un esempio a tal proposito arriva da un altro socio suisekista, Amedeo Ducoli, il quale gli aveva suggerito che dopo aver dato la paglietta d’acciaio al daiza (fase di rifinitura), si bagna totalmente con acqua tiepida e si fa asciugare la base. Questa operazione farà rizzare la peluria del legno evitando che si alzi dopo la colorazione costringendoci a carteggiare nuovamente. Se fatta prima questa operazione di bagnare il daiza eviteremo questo spiacevole effetto. Ovviamente va ripassata di nuovo la lana di acciaio e poi verniciata, ma così si evita di rifarlo dopo aver dato il colore “.

Arriva in men che non si dica l’ora di pranzo e la Sig.ra Bassi esprime in modo eccellente la sua arte culinaria, dall’antipasto ai primi, per poi passare al secondo e frutta con grande partecipazione da parte di tutti.

Nel pomeriggio era stato pianificato un incontro per gli appassionati di suiseki nel Club ATABS (Associazione Toscana Amatori Bonsai e Suiseki). In un caldo torrido la loro presenza è stato un ulteriore stimolo per parlare di Suiseki, Pietre disegnate e Biseki. Coinvolgente la loro partecipazione stimolandomi molto nella mia esposizione arricchendola di particolari e facendo trascorrere un pomeriggio torrido in modo estremamente fluido e per nulla affaticati dal clima.

Il Suiseki in Occidente ha avuto un successo maggiore rispetto alle pratiche di apprezzamento della Pietra disegnata e del Biseki. Spesso quest’ultimo è stato confuso, per diversi motivi, come una pietra che manca di uno o più elementi utili per essere valutato come un suiseki. Quasi come un depotenziamento a mio parere. Niente di più sbagliato.

Qualcuno lo ha descritto banalmente come termine applicabile alle pietre lavorate e/ o lucidate. Altri hanno descritto questo mondo accostandolo alle pietre naturalmente colorate.

Il termine Biseki è la risultante di due kanji, BI (美), che significa “bello” e SEKI (石), che significa pietra.

Biseki (Cina) collezione Luciana Queirolo lucidatura di GIuseppe De Vita

Le foto e le pietre sotto esposte fanno parte della collezione di Giuseppe De Vita

L’origine del Biseki, pertanto fa riferimento alla bellezza di una pietra meravigliosamente colorata, a volte lucidate o levigate per apprezzarne meglio gli effetti decorativi. La distinzione tra il suiseki ed il biseki sta nel fatto che, il primo ha una portata suggestiva rispetto al secondo meramente estetica-decorativa.

 Spero le foto dedicate al motivo vero del mio viaggio diano soddisfazione del mio modo di pensare al Biseki.

Esse sono il frutto della giornata successiva trascorsa. Difatti, alle ore 9 di domenica mattina eravamo tutti nel regno di Giuseppe De Vita, grande appassionato di biseki e di suiseki. Un uomo la cui passione e la volontà di divulgare le proprie conoscenze tecniche ci ha lasciato estasiati.

La definirei una domenica di colore!

Un grazie agli amici toscani che ci hanno permesso di allargare le nostre visioni. La prossima si spera in una loro visita in Calabria per poter contraccambiare la loro amicizia.

Aldo Marchese© RIPRODUZIONE RISERVATA

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